"Fragment"
Vagavo sul ponte, per un’ora,
stanotte
sotto un cielo nuvoloso e senza
luna; e sbirciavo
nelle finestre, guardavo i miei
amici a tavola,
o giocando a carte, o in piedi
sull’uscio,
o venendo fuori nell’oscurità.
Ancora
nessuno poteva vedermi.
Avrei pensato a loro
- svagati, a una settimana dalla
battaglia – con pena,
fieri nella loro forza e nel peso e
fermezza
e compatta bellezza dei corpi, con
pena che
questa lieta macchina di splendore
sarebbe stata presto spezzata,
dimenticata, smontata, fatta a
pezzi…
Ma come sempre
potevo solo vederli passare, davanti
alla luce della lampada,
come ombre colorate, più sottili di
una membrana di vetro,
deboli bolle, più tenui della tenue
luce delle onde
che scoppiarono in fosforo nella
notte,
cose caduche e strani fantasmi –
prossimi a morire
per altri fantasmi – questo, o quello, o io.
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